Kim si oppone all'approvazione del Bilancio Preventivo

COMUNICATO STAMPA

 

La Consigliera Kim Bishop abbandona la seduta del Consiglio Comunale di Medicina per rischio di danno erariale su bilancio preventivo 2014, e l’imposta che il Comune ha voluto deliberare nell’ultimo giorno, per cui i cittadini dovranno pagare il primo acconto TASI il 16 giugno, tra 20 giorni!

Dichiarazione del Consigliere Kim Bishop a Verbale nel Consiglio Comunale di Medicina del 22.05.2014

“Egregio Sindaco, Illustri Consiglieri,

Questa è l’ultima seduta consigliare di questa Amministrazione, a sole 24 ore dal silenzio elettorale di legge, ed è oggettivamente difficile parlare di argomenti economici di natura preventiva a metà dello stesso anno che è oggetto delle decisioni da assumere.

Ciò premesso, io non presto il consenso alle approvazioni dei punti di natura economica di questa sera, in quanto, qualunque ne siano gli esiti fattuali, il decorso storico amministrativo del Comune ha portato svariate scelte che lasciano stralci finanziari negativi che sono ora da recuperare, ed è ininfluente il paragone con il 2012, perché le imposte teoricamente si possono anche fare pagare a valori minimi!

Cito solo alcuni fatti come esempio, quali avere distolto la fortuna di detenere come distributore di gas ai cittadini un importatore diretto che possiede anche la rete principale nazionale del metano, l’entrata nel Circondario Imolese, i costi del PSC, la discutibile gestione Hera, l’affidamento al Consorzio EGG, le opere pubbliche recenti mal costruite, scelte azzardate come le serre fotovoltaiche, una inappropriata attrattiva di attività produttive per via di strade dissestate e senza internet ad alta velocità, la mancata tassa di occupazione di suolo pubblico sugli eventi a pagamento, acquisire tutta una serie di beni demaniali che comporteranno altri costi senza prospettive di ritorno chiaramente programmate e, da ultimo, la negatività della differenza dei valori cassa tra inizio e fine del 2013. Sia chiaro che la mia opposizione a tutti i punti all’ordine del giorno è anche una chiara dissociazione che afferisce riguardo ogni ipotesi a posteriori di danno erariale e verso terzi.

Ecco cosa stralciano dal bilancio preventivo 2014, punto 4 dell'O.d.g. del Consiglio Comunale di giovedì 22 maggio, vigilia del silenzio elettorale: un buco da 3,6 milioni di euro per aver scelto nel 1997, prima della scadenza del contratto con Italgas, di passare ad AMI.

C'è un Comune spendaccione e di amministrazione storicamente "bulgara" che pone a carico dei contribuenti la propria capacità di creare poltrone e finanza virtuale. Nessuno butterebbe via la fortuna di avere come distributore ai cittadini un importatore diretto del gas (SNAM/ITALGAS), che peraltro detiene la rete principale nazionale.

Il Comune rischia fortemente: possono subentrare prescrizioni in ipotesi penali sul passato, permanendo ogni ipotesi a posteriori di danno erariale.

Infatti, se si osservano i vari giochi e trasferimenti delle reti infrastrutturali, vi sono certamente ipotesi più che plausibili, dati anche gli sbalzi di valore che trovano logica solo in modifiche ai capitali aziendali di Hera e Con.Ami, a fronte di una cessione avvenuta senza alcun beneficio per i contribuenti, ed ora con i costi certi di 3,6 milioni di euro.

Conclusione: accordi o non accordi con Con.Ami, i soldi sono i nostri: ma quanto ci è costato entrare nel Circondario Imolese??!!...

Non parliamo poi di decidere frettolosamente, diversamente dal 90% dei Comuni italiani, di varare le nuove tasse comunali (TASI, TARI, IMU, ecc.), pur di poterle incassare il più presto possibile, con rischio di ulteriori modifiche, considerata la precaria e quotidiana stabilità di questo governo.

Un Comune diligente teoricamente potrebbe anche rinunciare alla TASI, e scelte opposte di una attrazione virtuosa dell’imprenditoria avrebbero redistribuito la ricchezza sul territorio, mentre a Medicina ci si affida solo sulle imposte, nell’ultimo giorno ed all’ultimo momento utile per esigere primo acconto il 16 giugno tra 20 giorni!

 

M5S Medicina