Il PD boccia il ripristino della ferrovia Budrio-Massalombarda

Il 28 Giugno 2017 in città metropolitana di Bologna si è discusso un ordine del giorno a sostegno del ripristino della ferrovia Budrio – Medicina – Massalombarda, depositato dal gruppo M5S e respinto dalla maggioranza, nonostante il parere favorevole espresso da tutte le opposizioni.

Nei fatti, le azioni richieste per il ripristino sono la stesura di un nuovo studio di fattibilità e l'individuazione di un nuovo tracciato da preservare per la possibilità futura di avere una ferrovia Bologna – Ravenna.

 

Dopo questa bocciatura si palesa ai cittadini l'incoerenza del PD metropolitano: recentemente sono state fatte giuste scelte politiche nell'elaborazione dei Piani trasporti e della mobilità sostenibile, ma evidentemente non ci si vuole impegnare nel renderle concrete.

Basterebbe attenersi ai Piani già elaborati per sostenere e realizzare subito uno studio di fattibilità e una progettazione aggiornata per il ripristino della ferrovia Budrio - Massalombarda, considerato che in essi è riconosciuto un livello di servizio della A14 prossimo alla saturazione, almeno nella tratta fra Bologna e la diramazione per Ravenna.

Dall'intervento del consigliere metropolitano PD Monesi, delegato alle infrastrutture e ai trasporti, traspare inoltre la miopia di chi da una parte sostiene la priorità del completamento del Sistema Ferroviario Metropolitano, ma dall'altra non si accorge che questo ripristino rappresenterebbe un asse strategico per collegare buona parte delle direttrici ferroviarie esistenti.

In questo senso ci siamo rivolti alla città metropolitana e al comune di Ravenna, evidenziandone i molteplici aspetti positivi: abbattimento del traffico veicolare, servizio pendolare, utilizzo turistico, rispetto ambientale, sviluppo economico e, non ultimo, trasporto merci.

 

Ci ha lasciati molto perplessi l'atteggiamento dall'amministrazione medicinese, che a differenza del Comune di Budrio, non ha sostenuto pubblicamente questo ordine del giorno, che rispecchia una delle necessità prioritarie emerse nel 2016 nel Piano Strategico Locale.

Che senso ha avuto il percorso con cittadini se nelle sedi opportune non se ne sostengono le richieste?

Il giorno prima del voto il nostro capogruppo Cavina ha invitato personalmente la giunta e tutti i consiglieri comunali a partecipare alla mobilitazione online a sostegno dell'ordine del giorno, ma nessun rappresentante del PD locale ha risposto all'appello.

Fino all'ultimo minuto abbiamo atteso e stimolato una dichiarazione a sostegno, al fine di perseguire insieme gli interessi della nostra collettività, che ancora una volta sono scivolati in secondo piano.

Solo qualche giorno dopo la bocciatura, l'amministrazione comunale è uscita con un comunicato tanto inutile quanto tardivo, dove si ammette la cronica incapacità programmatoria con gli enti limitrofi e quelli di livello superiore dal 2003 ad oggi.

Dopo 14 anni di immobilismo, possiamo dire che il problema non è che la ferrovia resta un sogno, ma che si sta dormendo!

 

Lo stesso ordine del giorno sarà discusso entro Luglio nel consiglio comunale di Ravenna, pertanto non ci fermiamo davanti a questa bocciatura e continueremo a sostenere questo e tutti i progetti che andranno verso un miglioramento sostenibile della mobilità sul territorio.

 

Download
Comunicato Legambiente 29-06-17.pdf
Documento Adobe Acrobat 98.8 KB

da il Corriere di Romagna del 29/06/17